Gli Invisibili: Esistono, Ma Non Si Vedono (O Non Vogliamo Vederli?)

Nel grande teatro del mondo, alcuni attori recitano nell’ombra. Non per scelta, ma perché il pubblico – noi – spesso finge di non vederli. Sono gli invisibili: persone senza volto nelle statistiche, senza voce nelle discussioni, senza spazio nelle nostre vite. Eppure, sono ovunque.

Chi Sono Gli Invisibili?

Gli invisibili sono una categoria ampia e trasversale. Dai senzatetto agli anziani abbandonati, dai lavoratori sfruttati ai bambini senza identità legale. Secondo l’UNICEF, ben 150 milioni di bambini nel mondo non esistono ufficialmente. Niente documenti, niente diritti, niente futuro. Per alcuni, l’invisibilità è una condanna, per altri un’opportunità: mafiosi, evasori fiscali e burattinai della finanza globale preferiscono muoversi senza lasciare tracce.

Invisibili in Casa Nostra

Se pensiamo che sia un problema lontano, sbagliamo di grosso. Nelle nostre città scintillanti, gli invisibili sono accanto a noi: dormono sotto i ponti, mangiano ai banchi alimentari, vivono in macchina. E se ci capita di incrociare il loro sguardo, distogliamo il nostro. A volte non solo non li vediamo, ma ci danno fastidio. Alcune amministrazioni risolvono il problema spostandoli, come se bastasse un’ordinanza per cancellare la povertà.

Perché Esistono Gli Invisibili?

Le cause sono tante e spesso intrecciate: perdita del lavoro, sfratti, migrazione, malattia, dipendenze. Ma c’è anche una questione culturale: essere invisibile significa non rientrare nei parametri della società. Sei troppo povero, troppo vecchio, troppo fragile per il ritmo impazzito del mondo? Sparisci.

La Satira Può Rendere Visibile l’Invisibile?

Forse una rassegna di satira e umorismo non cambierà il mondo, ma può almeno accendere una luce sulle zone d’ombra. L’ironia ha un potere incredibile: ci costringe a guardare quello che preferiremmo ignorare. E se ridiamo, è perché in fondo abbiamo capito.

Scadenza per riflettere: 1 giugno 2025.

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